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GLOBALIZZAZIONE ( scritto 80 anni fa ! ) By Giovanni Martini

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GLOBALIZZAZIONE ( scritto 80 anni fa ! )  By Giovanni Martini Empty GLOBALIZZAZIONE ( scritto 80 anni fa ! ) By Giovanni Martini

Messaggio  Admin Lun Gen 10, 2011 6:38 pm

19 Giugno 2010 Globalizzazione
da cobraf.com
Questa è una sintesi tradotta in italiano della tesi centrale che Arthur Kitson, un geniale inventore e anche scrittore di economia sostenne con libri e articoli negli anni '20 e '30. Questo articolo bellissimo e sintetico è del 1931 e spiega già tutto sul disastro della Globalizzazione e del sistema finanziario mondiale che aveva già provocato la Depressione degli anni 30 e ne sta creando un altra ora

Ogni tanto io riporto qui i testi di personaggi importanti, premi Nobel e scienziati come Maurice Allais, economisti una volta notissimi come Irving Fisher, banchieri e politici importanti come Luois McFadden... che hanno denunciato questa strategia di dominio finanziario globale a spese della maggioranza della popolazione europea ed americana

Kitson spiega come la globalizzazione economica non abbia senso e vada contro il buonsenso e sia però connessa alla finanza globale con una moneta globale e i diversi paesi che si indebitano all'estero vendendo i propri titoli di stato alle banche estere (come la Grecia, Spagna, Portogallo... di questi giorni). E in conclusione tutto il meccanismo è diretto da un gruppo finanziario che controlla i mass media e attaverso la globalizzzazione economica e il sistema finanziario basato su una valuta mondiale controlla sostanzialmente i destini del mondo e impoverisce le masse dei lavoratori occidentali. Questo discorso logico e chiaro quando lo leggi negli autori citati è quello che gli esperti ed economisti da alcuni decenni nascondono (gli autori che ripesco non vengono citati ormai da decenni, anche se alla fine sembra abbiano avuto ragione).

Se leggi l'articolo di Kitson il processo era già tutto chiaro negli anni '30 a molta gente, ma si è realizzata pienamente solo dagli anni '70 in poi e in particolare negli ultimi dieci anni con la globalizzazion a 360 grandi che include Cina, India e tutto il terzo mondo "emergente" e con la colossale crisi bancaria occidentale....

Già negli anni '30 tanti personaggi importanti vedevano e denunciavano con chiarezza il dominio del mondo tramite la globalizzazione economica e finanziaria, cioè tramite un mercato unico globale finanziario senza barriere di nessun genere tra paesi e basato sul debito estero creato e gestito dalle banche.
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GLOBALIZZAZIONE ( scritto 80 anni fa ! )  By Giovanni Martini Empty I Pericoli della Globalizzazione ("The Dangers of Internationalism") di Arthur Kitson, 1931

Messaggio  Admin Lun Gen 10, 2011 6:39 pm

A causa del fallimento dei governi del mondo nel trovare un rimedio per i mali economici da cui tutte le nazioni sono ormai afflitte, ci viene detto dai nostri leader politici, economisti e giornalisti che nessuna nazione è oggi padrona del proprio destino e che gli affari economici del mondo sono talmente intrecciate che un rimedio si può trovare solo in un unione di tutte le nazioni. Viene proposto dai pubblicisti ed esperti quindi che sarà necessario avere una valuta internazionale, che tutte le tariffe e barriere al commercio devono essere abolite e ci si spinge fino a proporre una federazione delle varie nazioni europee. Apparentemente questi scrittori e propagandisti hanno dato un esame superficiale a questo tema complesso, oppure sono degli strumenti del gruppo finanziario che cerca di controllare le industrie e il commercio e anche la politica del mondo.

Consideriamo per prima cosa l'argomento delle tariffe: l'oggetto della protezione tariffaria è quella di limitare la concorrenza soprattutto ai produttori del paese in cui la protezione è stata adottata. La protezione è resa necessaria dal tentativo di istituire un sistema monetario universale. Se prendiamo gli Stati Uniti come un esempio: la loro richiesta di dazi protettivi è sempre stata la tutela del lavoro americano al fine di elevare lo status delle classi lavoratrici di sopra del livello di quella di altre nazioni. In questo senso le tariffe sono state senza dubbio efficace. In nessun paese al mondo è stato finora il lavoratore pagato meglio che negli Stati Uniti. Inoltre, è abbastanza certo che se non ci fossero state le tariffe, una delle due cose sarebbe successo, gli Stati Uniti sarebbero sommersi da prodotti provenienti dall'Asia, come la Cina e il Giappone e l'India e molti dei suoi settori industriali sarebbero distrutti, oppure i lavoratori american dovrebbero vivere ad un livello molto più basso di susssistenza.

Ora passando alla questione finanziaria: gli effetti di una valuta universale sarebbero, in assenza di tariffe, di ridurre le classi lavoratrici di tutti i paesi ad uno standard di vita molto basso. Le diverse popolazioni del genere umano si troverebbero impegnate in una lotta mortale per il controllo della moneta e per il controllo dei mercati esteri e la nazione che può produrre merci a costi più economici - in altre parole, la nazione i cui lavoratori potrebbero essere indotti a vivere al livello più basso di esistenza, compatibile con le loro capacità di produrre merci - diventerebbe quella dominante!

Nessuna calamità maggiore potrebbe capitare agli abitanti del mondo dell'istituzione del sistema economico globale che la Società delle Nazioni (ora ONU) è impegnata attualmente a realizzare. Sia il sistema finanziaro che quello economico globale che viene promosso dalla Lega delle Nazioni possono portare il più grande disastro per l'umanità. Abbiamo giù avuto l'esperienza dei mali che la Società delle Nazioni ha portato con il gold standard in tutta Europa negli anni '20 e la crisi attuale è il risultato di questa politica assurda.

Lungi dal adottare delle monete universali e globali in uso in tutto il mondo, la politica più utile sarebbe per ogni nazione di avere la propria valuta nazionale, di carta - uno moneta che non ha alcun potere in circolazione oltre i confini della nazione che lo ha rilasciato. Tale moneta costituisce una protezione per i suoi scambi commerciali e le sue industrie. Eviterebbe la competizione globale senza freni con tutte le nazioni del mondo che invece viene permessa da una valuta mondiale e renderebbe il commercio internazionale un sistema di baratto - cioè lo scambio di merci con altre merci, che è la forma naturale e legittima del commercio.

Quando l'Inghilterra scambia del carbone, ferro, cotone e lana in cambio di beni che essa non produce o non può produrre - come caffè, tè, spezie, ecc - tali scambi possano essere reciprocamente vantaggiosi per i paesi che li effettuano. Ma quando la Germania invia prodotti tessili per competere coi nostri mercati, vendendo in concorrenza con i nostri prodotti tessili, quando l'America ci manda stivali e scarpe per competere con i nostri calzaturiero di Leicester e Northampton e in cambio paghiamo con il nostro gold o ci indebitiamo vendendo i nostri titoli di stato all'estero, stiamo esposti ad un duplice danno. L'importazione di ciò che stiamo già producendo danneggia le nostre industrie manifatturiere e riduce in tal modo l'occupazione e i salari da noi, mentre l'esportazione di oro, che è stata la base della nostra moneta con il gold standard, causa una carenza di potere d'acquisto e tende ad aumentare il nostro tasso di interesse, aggiunge ai nostri costi di produzione e diminuisce la richiesta dei nostri prodotti nel nostro mercato domestico. Allo stesso modo il vendere all'estero i nostri titoli di stato tende a renderci uno paese tributario di altri, così che dobbiamo poi esportare Oro o altre merci come un omaggio alla nazione che possiede le nostre obbligazioni, dalle quali non abbiamo nessun rendimento

La spinta per imporre in di tutto il mondo una valuta internazionale su cui basare i prestiti internazionali agli stati è una concezione moderna e ha avuto origine con un gruppo di banchieri e finanziaeri internazionali che, in larga misura, ora controllano la moneta e il credito del mondo. Questo gruppo ha una politica costante e tutto ciò che sta accadendo ed è successo negli ultimi anni in tutto il mondo avviene secondo un piano definito, vale a dire la conquista economica del mondo.

Fino aagli inizi del nostro secolo l'unico metodo conosciuto nella storia di conquistare il mondo è sempre stato un'invasione militare - una politica molto pericolosa, costosa e un sistema crudele. Ma durante l'ultimo mezzo secolo ci si rese conto che un sistema molto più semplice, più efficace e meno pericoloso era possibile mediante il controllo delle moneta e il credito. Con questo metodo non occorrono eserciti, flotte e artiglierie, non c'è spargimento di sangue e il pubblico non si rende conto del pericolo finché non risulta schiavo diventando un debitore.

Tutto ciò che è necessario per realizzare questa strategia è garantire il controllo della stampa e altri canali di comuncazione dei media, come la radio e gli editorialisti dei giornali di primo piano. Questo è già stato ora già realizzato. La finanza internazionale controlla praticamente tutti i canali di comunicazione da cui il pubblico è influenzato. La Salvezza del mondo potrà essere ottenuta solo rompendo il monopolio del denaro che è stato stabilito....
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