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IL VIAGGIO.....................

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Messaggio  Admin Dom Gen 02, 2011 7:13 pm



IL VIAGGIO

Il recipiendario, per raggiungere la luce, deve viaggiare.
Per il grado di Apprendista compie quattro viaggi, associati ai quattro elementi (ma in tutte le camere di qualunque grado il bussante deve «viaggiare»). Il viaggio è la strada che porta al centro, a ciò che per quel determinato stadio di evoluzione è il proprio centro. Non c’è in ogni uomo un Ulisse «che vuole tornare a casa»?

L’introversione è la modalità del viaggio: significa rettificare il rapporto con il presente e il mondo per costruire un rapporto diverso che simbolicamente inizierà al raggiungimento della meta.

Spesso non è indicato il cammino percorso se non con vaghi cenni: nelle fiabe si dice che l’eroe arrivò, ma non come, eventualmente alludendo agli ostacoli superati.
Le difficoltà servono non solo a scoraggiare i curiosi, ma anche ad aiutare la concentrazione e la tenacia del viaggiatore, rompendo i suoi schemi mentali legati al mondo della materia: il futuro apprendista prima viaggia in solitudine e redige il testamento (vera e propria discesa agli inferi), poi passa circondato da suoni gravi, cupi e martellanti, quindi da acuti tintinnii, infine viaggia nel silenzio rarefatto.

Il punto di partenza è infatti la realtà quotidiana, nella quale viviamo con il nostro corpo fisico, con i sentimenti e le passioni, con i desideri e le avversioni (desideri di segno opposto): è il mondo profano che il recipiendario si accinge ad abbandonare. Il punto di arrivo è la cima della montagna, dove il mondo della quotidianità non giunge.

Il viaggio è presente in tutte le esperienze, fisiche, animiche e spirituali, perché è la condizione essenziale del cambiamento.

In natura il Sole viaggia, la Luna viaggia.
Viaggiano i pianeti: Saturno, l’eremita dei pianeti, ha costantemente suggerito l’idea della solitudine e del cammino lento e lungo, ma quasi ineluttabile.

Nel mito gli dei viaggiano, gli eroi viaggiano.

In Oriente si viaggia: la via degli dei, la via dei liberati.
In Occidente si viaggia: gli ebrei attraversano il mar Rosso e il deserto; Goethe visita l’Italia; i Pilgrims Fathers si rifugiano in America, Livingstone esplora l’Africa.

Si viaggia da Oriente a Occidente: Cristoforo Colombo.
Si viaggia da Occidente a Oriente: Marco Polo.

Si viaggia di giorno e si viaggia di notte.

Si viaggia in salita e si viaggia in discesa; spesso scendere è condizione necessaria per salire.

Si viaggia verso l’esterno e si viaggia verso il centro: il pellegrinaggio in Terra Santa, a san Giacomo di Compostela, alla Mecca, il verniano viaggio al centro della Terra, il viaggio nel labirinto di Teseo.

Viaggia il corpo e viaggia lo spirito: l’apostolo Paolo rapito al terzo cielo.

Si viaggia in luoghi noti e vicini: il Cammino significava la via di unione con dio attraverso la perfezione del mestiere.
Si viaggia in luoghi sconosciuti e lontani: Gulliver, i fenici, i vichinghi.

Si viaggia e non si ritorna: Ferdinando Magellano.
Si viaggia e si ritorna: Phileas Fogg in 80 giorni percorre un cerchio e ritorna al punto di partenza, diverso però da come era alla partenza.

Il motivo del ritorno è strettamente connesso al viaggio: ritorno a casa, al Principio.

I processi interiori restano lettera morta se non si compie il passaggio attraverso la cripta funebre che è anche una immersione nel passato, un ritorno alla Terra ancestrale, un lungo sonno popolato di sogni e visioni.

Qui sta forse tutto il senso del passaggio nel Gabinetto di Riflessione, tappa obbligata per ricevere la luce massonica e in tutti gli altri viaggi “di passaggio” che attraversano la morte.


ATTENZIONE PERO'

Ricorda che ci sono anche viaggi da non fare e luoghi da non visitare!
Possono essere viaggi inutili e quindi spreco di energie; oppure possono essere viaggi “deviati” e quindi porterebbero risultati opposti.
Ecco perchè risulta necessaria la guida del Maestro.
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