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Compagnia dell'Est giovedì 10 dicembre 2009

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Compagnia dell'Est giovedì 10 dicembre 2009 Empty Compagnia dell'Est giovedì 10 dicembre 2009

Messaggio  Admin Lun Dic 14, 2009 2:17 pm

COMUNI: ROMA;IN ARRIVO ANAGRAFE ELETTI,MASSONI SI DICHIARINO
DELIBERA IN CONSIGLIO. ALEMANNO,NO A CHI E' IN SOCIETA' SEGRETE (ANSA) - ROMA, 10 DIC - Gli eletti e i nominati dell' amministrazione comunale di Roma avranno l'obbligo di dichiarare l'appartenenza ad organizzazioni ed associazioni tra cui quelle massoniche. E' quanto si legge in uno degli emendamenti presentati dalla maggioranza di centrodestra, primi firmatari i consiglieri Dario Rossin e Federico Mollicone, alla proposta di delibera sull'anagrafe pubblica degli eletti di Roma, in questi giorni all'esame del consiglio comunale.
In un altro emendamento si chiede anche di estendere l'anagrafe pubblica ai nominati e cioe' ai dirigenti delle municipalizzate e ai consulenti.
La delibera, che doveva essere discussa oggi e' stata rimandata. Il sindaco di Roma Gianni ALEMANNO si e' detto favorevole a quanto proposto negli emendamenti e, in particolare, ha ribadito che in ogni caso 'i nominati e gli eletti non possono appartenere alle societa' segrete, a prescindere se sono massoniche o meno'.
In base al documento, che sposa la proposta di iniziativa popolare, gli eletti dovranno rendere noti i loro dati, i loro redditi, i beni mobili ed immobili che possiedono e le spese per le missioni effettuate in ragione del mandato. Queste regole, se gli emendamenti verranno accettati, saranno estese a tutti coloro i quali ricoprono incarichi pubblici nell' amministrazione.
Una novita' per la quale Roma fa da apripista e che ha un fondamento bipartisan in quanto l'estensione ai nominati e' prevista anche in un emendamento a firma di due consiglieri dell'opposizione di centrosinistra Gianluca Quadrana e Monica Cirinna'.
'Si tratta di un segnale di limpidezza - ha spiegato il capogruppo del Pdl in Consiglio comunale Dario Rossin - da parte dell'aula Giulio Cesare verso i cittadini romani e un continuum nella strada di massima trasparenza che l'amministrazione ALEMANNO ha intrapreso'. (ANSA).
Pubblicato da Compagnia dell'Est

“Il Grande Oriente non è una società segreta, nessuna discriminazione venga dal Campidoglio”
Roma, 11 dicembre 2009. La massima trasparenza dell’aula Giulio Cesare è una bella iniziativa: per iniziare basterebbe non fare discriminazioni. Anche perché le ‘schedature’ le facevano i nazisti e gli stalinisti, non vanno bene al Campidoglio. Le parole del sindaco di Roma Gianni Alemanno, così come riportate oggi da “La Repubblica–Cronaca di Roma” dal titolo ‘In Campidoglio nessun iscritto a società segrete o alla Massoneria’, odorano di zolfo e riecheggiano, amiamo credere per ignoranza (nel senso latino del termine), le nefaste denunce del complotto demo-plutocratico-giudaico-massonico di triste e stucchevole memoria”.
Lo dichiara l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, replicando all’amministrazione capitolina, e in riferimento al dibattito su uno degli emendamenti presentati dalla maggioranza di centrodestra alla proposta di delibera sull’anagrafe pubblica degli eletti di Roma, all’esame del consiglio comunale.
“Dobbiamo dolerci – afferma ancora Raffi - che nel terzo millennio ci sia ancora chi vuole schedare i cittadini sulla base del loro credo filosofico, sociale e di appartenenza a libere associazioni. Chiariamo ancora una volta e senza possibilità di equivoci che la Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani non è una società segreta, ma una benemerita formazione sociale che opera alla luce del sole, come le altre associazioni in un Paese democratico: i nominativi dei dirigenti sono pubblici, sono pubblici i confronti con esponenti della società civile, pubbliche le sue riviste, pubblico il sito internet e, addirittura, gli incontri della massima assise: la Gran Loggia. Quali complotti i suoi iscritti, liberi e di buoni costumi, dovrebbero ordire? La trasparenza è una cosa, la demagogia un’altra”.
“Ricordiamo a chi non ha memoria – prosegue Raffi - che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, accogliendo il ricorso del Grande Oriente d’Italia ha condannato più volte la Repubblica Italiana , a motivo di leggi emanate dalle Regioni Marche e Friuli, che operavano discriminazioni nei confronti dei Liberi Muratori, per violazione del fondamentale diritto di associazione. Poiché le dichiarazioni del primo cittadino della capitale danno un’immagine negativa di un’associazione legittima, soggetta alla disciplina del codice civile e conforme all’Ordinamento Giuridico Italiano e che, pertanto, beneficia delle garanzie previste dagli artt. 2 e 18 della Costituzione, il Grande Oriente d’Italia si riserva le più ampie tutele in tutte le sedi”.
“Spiace da ultimo – conclude Raffi - dover rimarcare che il Sindaco di Roma e tanti consiglieri dell’Urbe, non nutrano gli stessi pregiudizi nei confronti di chi ‘in alto loco’ e ‘dalla loro parte’ è tacciato, a torto o a ragione, di aver militato nella P2: fenomeno di cui il Grande Oriente è stato la prima vittima e nei cui confronti ha emanato una condanna inappellabile”
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