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lettera a mia madre che non c'è più
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lettera a mia madre che non c'è più
Lettera a mia Madre che non c'è più..........
Ciao Angelo, Stella, Amore....non riesco a chiamarti come vorrei ma forse MAMMA è il nome più giusto.
Si Mamma perchè nel pronunciare questo nome fantastico le mie labbra si baciano tra di loro due volte.
Sono pieno di rimpianti e di rimorsi, avrei dovuto dedicare più tempo a Te che pur tra mille difficoltà e sofferenze mi hai sempre accudito.
Mi hai salvato appena nato, ricordi, quando avevo le febbri intestinali e poi sempre almio capezzale ogni volta che stavo male e questo è accaduto molto spesso.
Hai accolto tutti gli amici che ti portavo a casa sempre con il Tuo splendido sorriso.
Mi hai rincuorato accarezzandomi il capo quando cadevo in depressione.
Hai studiato con me per farmi raggiungere la meta che mi ero prefissato.
Non è mancata una festività che non mi hai portato un dono.
Non chiedevi nulla e mascheravi il tuo male stoicamente.
Ora viene il Natele, ed io dovrei sentire questa ricorrenza ma come faccio a festeggiare senza di te?
Non sai quanto mi manchi.
Ti chiedo perdono, anche se ora è tarti, se non sono stato tanto presente anzi direi per le mie assenze ripetute.
Però ricorda sempre il mio motto: "FINO ALL'ULTIMO RESPIRO E FINO ALL'ULTIMA GOCCIA DI SANGUE CI SARA' NELLE MIE LABRA UN NOME SOLO MAMMA."
Ti faccio gli auguri sperando di poterti incontrare ancora.. ho tanto bisogno di Te MAMMA.
Tuo figlio cattivello.
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Ciao Angelo, Stella, Amore....non riesco a chiamarti come vorrei ma forse MAMMA è il nome più giusto.
Si Mamma perchè nel pronunciare questo nome fantastico le mie labbra si baciano tra di loro due volte.
Sono pieno di rimpianti e di rimorsi, avrei dovuto dedicare più tempo a Te che pur tra mille difficoltà e sofferenze mi hai sempre accudito.
Mi hai salvato appena nato, ricordi, quando avevo le febbri intestinali e poi sempre almio capezzale ogni volta che stavo male e questo è accaduto molto spesso.
Hai accolto tutti gli amici che ti portavo a casa sempre con il Tuo splendido sorriso.
Mi hai rincuorato accarezzandomi il capo quando cadevo in depressione.
Hai studiato con me per farmi raggiungere la meta che mi ero prefissato.
Non è mancata una festività che non mi hai portato un dono.
Non chiedevi nulla e mascheravi il tuo male stoicamente.
Ora viene il Natele, ed io dovrei sentire questa ricorrenza ma come faccio a festeggiare senza di te?
Non sai quanto mi manchi.
Ti chiedo perdono, anche se ora è tarti, se non sono stato tanto presente anzi direi per le mie assenze ripetute.
Però ricorda sempre il mio motto: "FINO ALL'ULTIMO RESPIRO E FINO ALL'ULTIMA GOCCIA DI SANGUE CI SARA' NELLE MIE LABRA UN NOME SOLO MAMMA."
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