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Il silenzio degli Apprendisti

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Il silenzio degli Apprendisti Empty Il silenzio degli Apprendisti

Messaggio  Admin Gio Ott 11, 2012 10:31 am

Nella Massoneria la parola Silenzio assume un valore ed un significato diverso da quelli conosciuti nel mondo profano,chi troppo tace viene poco considerato,rimane anonimo nel gruppo e spesso ritenuto incapace di dire qualcosa e di dare qualcosa agli altri.
La persona silenziosa che ascolta non emerge e viene vista come introversa; spesso viene persino emarginata da una compagnia, da un partito politico o da qualsiasi associazione dove l’estroverso e colui che prevarica con la propria voce e con i propri discorsi, qualunque essi siano, gli altri, si mette in mostra dando prova della propria superiorita’.
In Massoneria non e’ cosi’.
La Massoneria deve essere considerata come una grande scuola che ha come obiettivo la formazione ed il perfezionamento dell’essere umano; la sua trasformazione da profano a Fratello Massone.
La cosa che per i profani puo’ sembrare un obiettivo semplice da raggiungere,nella sua concretezza non risulta poi essere cosi’.Chi crede che il rito di iniziazione sia l’unico momento di metamorfosi sbaglia, quello e’ come dice la parola stessa solo l’inizio.
Nel primo grado, quello di Apprendista, al nuovo Fratello viene accordato il privilegio del “Silenzio”.
Da notare che viene definito privilegio perche’ tale e’.
Il silenzio va considerato non come solo un semplice dovere dell’Apprendista ma come la possibilita’ di entare in simbiosi con l’armonia che regna all’interno della propria Loggia.
La possibilita’ di entrare in contatto visivamente con quei simboli che sono propri all’interno di ogni Loggia,
comprendendo gradualmente la perfezione e la regolarità dei rituali,si ottiene nel primo grado solo con il silenzio.
Silenzio esteriore ma non interiore che al contrario e’ un eruzione di nuovi sentimenti, di nuove emozioni di una completa assunzione di tutto cio’ che all’interno della Loggia si sente e si vede.
Con la disciplina, con la sedazione delle proprie pulsioni nel Silenzio l’Apprendista riesce a raggiungere una perfetta visitazione del suo Io interiore modificando il proprio modo di agire e di fare e cercando di avvicinarsi a quella perfezione che e’ l’obiettivo primario di ogni Massone.
L’acronimo V.I.T.R.I.O.L. (“Visita interiora terrae,rectificando invenies occultum lapidem”) indica in effetti l’apertura all’interiorita’ e la conquista del Silenzio.
Il silenzio e’ sicuramente la prima forma di espressione del Libero Muratore e la sua dichiarazione di presenza in Loggia agli altri Fratelli, e’ il suo grido e sara’ la sua prima conquista.
L’educazione della propria mente al Silenzio e l’educazione del proprio corpo, una posizione consona al proprio grado per il rispetto della Loggia, del Maestro Venerabile e degli altri Fratelli sono una dimostrazione dell’evoluzione e della trasformazione che sta avvenendo.
Con il Silenzio si ascolta, si medita, si impara dagli altri Fratelli e come una spugna si assorbe tutto quello che gli altri con abnegazione sono sempre disposti a donarci per la nostra crescita all’interno della Loggia.Nella Loggia si imparera’ presto che non esistono dibattiti, ne’ contradittori, la discussione e’ sempre pacata e ogni Fratello che lo desideri puo’ chiedere la parola e quando gli verra’ concessa si rivolgera’ sempre e solo al Maestro Venerabile.
Con il tempo ci accorgeremo che le abitudini profane scompariranno e si imparera’ a parlare riflettendo e meditando su quello che abbiamo da dire.
Emergeranno sentimenti sopiti e forse inusuali nel mondo profano quali la Tolleranza verso gli altri rispettando il silenzio degli altri Fratelli e rispettando le loro opinioni che ci saremo presto abituati ad ascoltare.Presto saremo integrati nella vita di Loggia e forse solo quando comprenderemo la Sua vera Armonia saremo pronti ad essere sciolti dal silenzio e pronti al grado successivo.
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